In questo luogo lo scrittore Tiziano Terzani amava venire sovente: qui, in una posizione panoramica sul paese e su di un grande albero di amareno, attaccò dei piccoli occhi di ceramica, per indicare -inizialmente a suo figlio che cresceva – che l’albero e tutto ciò che lo circonda fa parte come noi dello spettacolo della vita e deve essere trattato con amore. Quei piccoli occhi ci sono ancora, bianchi e neri, rivolti verso più direzioni. Accanto, appesi ai rami e alle radici, braccialetti e monili lasciati dagli amici di Tiziano che giungono fino lì per qualche istante di raccoglimento. Come spesso capita, adesso è diventato la destinazione di un affettuoso pellegrinaggio