La storia di Collodi è strettamente legata al nome della famiglia Garzoni, le cui vicende si inseriscono nella controversia tra Guelfi e Ghibellini.
La famiglia Garzoni apparteneva ai Ghibellini ed ebbe come storica rivale la città di Firenze, notoriamente Guelfa.
Durante tutto il XIV secolo Collodi partecipò alle battaglie di Montecatini (1315), di Altopascio (1325), al fallito tentativo di riprendere Pescia, e alle vicende della guerra fra Pisa e Firenze.
I Garzoni furono costretti ad emigrare a Lucca ma conservarono comunque i possedimenti a Collodi, a San Martino e a Sesto.
La posizione dell’antico borgo, la cui esistenza è attestata a partire dal XII secolo, dipende dalle esigenze difensive, infatti la popolazione fu costretta a salire sulla collina per evitare gli attacchi provenienti dai nemici situati nelle vicinanze.[1]
Il borgo, dalla morfologia particolare, presenta case piccole ed arrampicate sul pendio di un colle scosceso, disposte sui lati di due triangoli, alla base dei quali si trovano l’antica Rocca e la Villa Garzoni, che sorge sulle rovine dell’antico Castello medievale.
Le vie in mezzo alle case sono lastricate da pietre che mantengono il loro aspetto medievale.
Passeggiando per il borgo è possibile ancora osservare i resti delle strutture fortificate come alcune porte, all’estremità la Rocca con un ampio recinto ed alcune torri, di cui una trasformata in campanile.
Sulla sommità dell’antico borgo è possibile raggiungere la Pieve di San Bartolomeo