Lago e Rupi di Porta

La prima notizia sul Lago di Porta risale al 1244 in un documento in cui si parla si Lacus Salvius, successivamente, nel 1329, si usano i termini di Lago di Porta o Lago di Perotto (Ardara, Vietina 2002), periodo in cui risulta una intensa attività di pesca, raccolta di piante e pascoli.In epoca romana sembra che il lago non esistesse o almeno che avesse una conformazione molto diversa, sono stati ritrovati infatti resti di un selciato di strada romana proprio all’interno dell’alveo.Si iniziamo ad avere notizie di un lago vero e proprio, e di discrete dimensioni (circonferenza di circa 4,8 km) solo nel XVII secolo, anche se le origini del bacino sono sicuramente più antiche e certamente collegate a quelle del Lago di Massaciuccoli.Si tratta del momento in cui, a seguito dell’ultima trasgressione marina, inizia un progressivo impaludamento della pianura versiliese, legato alla formazione di dune costiere e di una laguna, di ambienti lacustri e sistemi palustri.

L’area fu importante zona di confine, tra comunità e tra stati, quindi area militare e di transito, luogo di dazi e gabelle (in quanto passaggio obbligato tra Versilia e Lunigiana), la cui importanza strategica è testimoniata dalle fortificazioni di epoca medievale e dalla cinquecentesca Torre Medicea fatta costruire da Cosimo I .

La storia del lago è inoltre collegata a quella dei fiumi Versilia e Pannosa, che lo hanno conformato e ne hanno determinato il parziale interrimento a seguito delle diverse tracimazioni.A queste azioni naturali si sono aggiunte quelle antropiche che, attraverso opere di bonifica e varie tipologie di usi impropri (ad esempio come discarica di residui della lavorazione del marmo), ne hanno ulteriormente alterato forme ed equilibri

[Fonte: Aree Protette Provincia di Lucca]

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