L’incastellamento di Montecatini avvenne tra il 1016 (ancora lo troviamo indicato come Villa) e il 1074, con la prima menzione del Castello. Nell’XI sec. appartenne alla Chiesa di Lucca (vescovo di San Martino) e alle consorterie dei “Lambardi” di Maona e Montecatini; poi divenne comune autonomo con propri consoli (nominato nel 1167 in un placito di Federico I). Sempre nel XII sec. prese parte alle guerre contro Pistoia a fianco dei Lucchesi: 1177-1179. Nel 1260 dopo aver accolto i fuoriusciti guelfi di Firenze e Lucca, fu di parte guelfa e per questo venne assediata e conquistata nell’agosto del 1315, dopo una sanguinosa battaglia. Nella stessa i guelfi persero molti uomini e i sopravvissuti furono imprigionati dal ghibellino Uguccione della Faggiola, signore di Pisa e Lucca. Nel 1328 dopo la morte di Castruccio Castracani degli Antelminelli si strinse in Lega con altri comuni della Valdinievole sotto il “protettorato” di Firenze. I ghibellini locali, però, non sopportarono questo dominio a lungo e dopo poco cacciarono i guelfi: nel 1330 assediata da Firenze per 11 mesi, la città capitolò e si sottomise definitivamente alla repubblica fiorentina. Nell’estate del 1554, durante la guerra di Siena, fu occupata da truppe mercenarie italo/francesi al soldo del fuoriuscito fiorentino Pietro Strozzi, ma venne riconquistata dalle truppe di Cosimo I de’ Medici e distrutta quasi completamente l’11 luglio dello stesso anno. Delle 7 porte che si aprivano nei circa due chilometri di mura poderose, l’unica rimasta è Porta di Borgo. Delle 25 torri ne rimangono invece alcune: talune incorporate nell’abitato, nella piazza, davanti al convento di S.Maria a Ripa (XVI sec.) e altre come il campanile della Pievania, nella Rocca, nella torre dei Lemmi (con l’orologio, detta anche “del Carmine”), ancora ben visibili. Montecatini Alto rifiorì nel XVIII sec. ad opera della casa di Lorena che finalmente valorizzò le sue acque curative già famose da molti secoli, iniziando la costruzione della città termale.