Terme di Equi

Le acque termo-minerali delle sorgenti di Equi che alimentano lo stabilimento termale, conosciute ed apprezzate già in epoca romana, sono propriamente acque salso-solfato-alcaline, ed avendo un residuo secco medio di 4,8 g/L sono classificate fra le sorgenti minerali. La loro temperatura è variabile fra i 17 e i 27°C con un valore medio di 24°C circa, che le fa rientrare nel campo delle sorgenti ipotermali.

L’origine delle acque termali deriva dalla profondità che le piogge riescono a raggiungere. In molti casi le acque riescono a portarsi a profondità tali che entra in gioco anche un altro elemento: il calore.

E’ noto infatti che la temperatura del suolo aumenta gradualmente con la profondità (1°C circa ogni 30m), per cui a 3.000 m l’acqua raggiunge la temperatura di ebollizione: qui si forma del vapore, la cui pressione interviene ad agire in senso contrario, per cui, attraverso le fessure del terreno, l’acqua è spinta in alto per scaturire dalla superficie, dando luogo alle sorgenti calde. Le AcqueIn questo doppio percorso l’acqua, favorita dal proprio potere solvente e dalla temperatura, si carica di elementi salini e dei gas che trova nell’ambiente sotteraneo, cioè si mineralizza ed eventualmente si termalizza.

Ecco il perché delle acque termominerali. La prima analisi chimica delle sostanze disciolte in quest’acqua fu eseguita, nel 1896, dal prof.Emanuale Paternò, senatore del Regno d’Italia, presso i laboratori dell’Università di Roma, egli ottenne i seguenti risultati: Residuo secco a 180° 4,8466 – Cloro (Cl-) 1,9200 – SO4 0,8801 – Sodio (Na) 3,3539 – Potassio (K) 0,0358 – Calcio (Ca) 0,3320 – Stronzio (Sr) 0,0049 – Magnaesio (Mg) 0,0762 – Alluminio (Al) 0,0091 – Ferro (Fe) 0,0011 – Silice 0,0095. (dati espressi in g/L).

Successivamente il Prof.Battelli e il Prof. Silvio Chella dimostrarono la radioattività di questa acqua termale. Anche da recenti analisi eseguite presso l’Univeristà di Parma (Agosto 2004) sono state confermate le vocazioni termali delle nostre acque: temperatua alla fonte 25°C- pH 6,89- Conducibilità 7480 mS/cm) -Calcio (Ca) 0,335- Magnensio (Mg) 0,093 – Sodio (Na) 1,360 – Potassio (K) 0,036 – alcalinità Alcalinità totate 0,238 – Cloro 2,269 – Solfato (SO4) 0,913 – Silice (SiO2) 0,013 – NH4 0,00094 – H2S 0,00105 (dati esperessi in g/L).

Tutte le acque solforose primitivamente contengono il solfato di calcio che sciolgono dai terreni speciali che attraversano; il solfato di calcio viene ridotto in solfuro, che a contatto dell’aria si trasforma in solfuro di idrogeno, il quale si libera in parte dall’acqua mandando il caretteristico odore di uova fradice.

L’altro componente, il principale, è il cloruro di sodio: esso deriva dalle rocce profonde del terreno e dà importanza terapeutica speciale a queste acque. Si possono distinguere due classi di acque: una con mineralizzazione elevatissima (Salsomaggiore), l’altra, invece, elevata (Montecatini). Le prime vengono adoperate esclusivamente per il bagno, le seconde come bibite e come bagno.

Le acque termali di Equi sono fra le seconde: ovvero sono un’ottima bibita e sono in grado di recare un’azione benefica sulla pelle, sul sistema nervoso e sullo stato generale. Per quanto riguarda le indicazioni terapeutiche e le proprietà medicinali sono rilevanti gli studi condotti dal Dott. Tonini (1907) dai Prof. Bonino e Benedicenti (1937) e dal prof.Mian (1992).

 

[ Fonte:  www.termediequi.it]

 

 

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